Intervista a Giovanni Sacheli, SEO relatore al prossimo Search Marketing Connect

giovanni-sacheli-seo SEO Audit: che cos'è. Intervista a Giovanni Sacheli
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Oggi nel mio blog ho l’immenso piacere di ospitare Giovanni Sacheli, che terrà uno speech alla tredicesima (tredicesima!) edizione del Search Marketing Connect.
Lo speech sarà tenuto il 14 dicembre al Palacongressi di Rimini ed il tema che Giovanni affronterà è il SEO audit avanzato.

Ecco l’intervista

Domanda: Ciao Giovanni e benvenuto.
Sebbene il target del Search Marketing Connect sia il SEO o il SEA con esperienza, che cos’è il SEO audit?

Il SEO audit è formalmente un documento di analisi dove il SEO evidenzia carenze e criticità del sito web e suggerisce soluzioni per migliorare la visibilità, e quindi il posizionamento nei motori di ricerca.
In Searcus Swiss, l’agenzia SEO dove lavoro, offriamo questo servizio dal giorno di apertura nel 2010.
La SEO è una materia vastissima quindi l’analisi per forza di cose è molto articolata ma, divisibile in due macro aree: area tecnica e contenutistica. L’area tecnica copre tutti quei fattori che possono essere corretti da uno sviluppatore o un webmaster.
L’area contenutistica si concentra su aspetti su cui dovrà poi lavorare un copywriter o manager aziendale.
Gli aspetti che controllo durante un SEO audit ‘avanzato’ (vedi domanda successiva) sono oltre un centinaio e per svolgere l’analisi impiego in media almeno 30 ore. Data la complessità e durata del processo credo sia importante seguire una scaletta, una SEO checklist ben definita ed organizzata.
Al SMConnect porterò proprio la checklist, con commenti e link di approfondimento per ciascun fattore discusso.
Dato che non sarà possibile svolgere un vero SEO audit in 90 minuti, l’intervento sarà una carrellata di controlli, un RUSH di oltre 100 slide che puoi trovare al link sopra indicato. [Ultimamente i miei interventi sono tutti un rush, ho il vizio di fare troppe slide.]
Credo che il valore aggiunto di questo intervento sia appunto nelle slide, più precisamente nei link di approfondimento che potrete trovare per ogni elemento proposto. Nei link infatti sono presenti fonti ufficiali di Google, video e guide tecniche che ho scritto su evemilano.com.
Volendo, si può imparare davvero tanto solo leggendo le fonti.

Domanda: Perché parli di SEO audit avanzato?

Parlo di ‘Avanzato’ perché il SEO audit lo possiamo svolgere a diversi livelli, non tutti possono o vogliono ricevere un’analisi da 200 slide. Nell’avanzato c’è tutto il controllabile a livello di sito web: dominio, crawling, indexing, struttura del sito, tag HTML, mobile, usability, copywriting, inbound e penalizzazioni.
Credo che ogni SEO chiami il proprio SEO audit ‘avanzato’ quando racchiude tutto quello che è in grado di analizzare, diciamo ‘lo stato dell’arte’ della consulenza che ogni SEO è in grado di offrire.
Tra tutte le attività che svolgo in ufficio, il SEO audit è quella che mi impegna maggiormente ed anche quella che mi appassiona di più.
Non pranzo quando sto facendo un audit 🙂
Ho la fortuna di poter analizzare siti web non comuni, difficilmente ad esempio analizzo siti WordPress. WordPress è un CMS gia molto ottimizzato tecnicamente: spesso le cause di una bassa visibilità del sito sono dovute a cattivi contenuti, non problemi tecnici.
Diverso è analizzare ad esempio CMS custom, siti handmade, eCommerce Magento o Prestashop. Queste tipologie di siti web sono maggiormente customizzabili sotto gli aspetti tecnici: URL, parametri, struttura e gerarchie e così via possono essere molto diversi da un sito all’altro. Le analisi mi portano di frequente a scoprire problematiche uniche, errori di sviluppo che non avevo individuato in altri siti precedentemente, e questo è fantastico.
Personalmente trovo sia fantastico dopo 10 anni che svolgo questo lavoro trovare ancora ‘errori’ da scoprire, qualcosa da poter prendere ed inserire nel bagaglio di esperienza.

Domanda: Giudichi l’audit una parte essenziale se non obbligatoria prima di agire operativamente?

Dipende, in genere si è fondamentale. Una strategia SEO fatta a dovere non può partire subito con attività operative, è altamente consigliato iniziare con attività di analisi: studiare il settore, i competitor ed il sito web. Queste tre analisi sono fondamentali:

  • analisi delle abitudini di ricerca
  • analisi dei competitor
  • SEO audit

Una volta terminate le analisi abbiamo a disposizione tutte le informazioni necessarie per prendere decisioni strategiche, che hanno un senso, altrimenti sarebbe come sparare alla cieca. Conosciamo le parole chiave e la loro efficacia, conosciamo le strategie che funzionano nella nicchia del cliente e sappiamo quali criticità dobbiamo correggere nel sito web per farlo crescere. Serve altro per partire?
Sarebbe un errore avviare attività senza sapere cosa funziona e cosa no in quello specifico settore, il rischio è di sprecare tempo e denaro in attività che non portano risultati o ne portano troppo pochi.

Domanda: Quali sono gli strumenti automatici che possono aiutare a creare un SEO audit?

Dipende cosa intendi per tool automatici. Woorank?
Non uso strumenti ‘automatici’ per fare audit, non scherziamo.
Uso strumenti, ne uso tanti come ad esempio Screaming Frog, Google Search Console e tool per l’analisi delle prestazioni, ma vanno configurati sito per sito, i dati vanno letti ed interpretati. Non mi fido di strumenti automatici che analizzano il sito e creano segnalazioni on the fly. Uso anche SISTRIX e Semrush, ma per tracciare e monitorare la visibilità organica dei progetti che seguo, non per i loro tool di crawling e auditing.
Quante tipologie/CMS di siti web ci sono online?
Infinite?
Come fa un tool a considerare tutte le possibili varianze e le finalità di ciascun sito web? Non credo sia possibile fare valutazioni importanti, i tool automatici siano troppo approssimativi per fare una buona analisi.

Domanda: Che tipo di documento rimane al cliente?

Al cliente consegno diversi file: un PDF con l’analisi principale e diversi allegati, file Excel a supporto di ciascuna segnalazione. Il documento lo presento in azienda dato che è complesso, ogni slide la discuto con gli sviluppatori per capire i motivi dell’errore (a volte sono voluti per necessità diverse dalla SEO) e proporre la soluzione migliore.

Domanda: Ok, il cliente ha ricevuto il SEO audit: dopo che succede?

Dopo il SEO audit è ora di sporcarsi le mani ed iniziare il processo di ottimizzazione del sito web. Mese dopo mese si correggono i problemi tecnici, si testano nuove implementazioni, si lavora sui contenuti e così via, con costanza e qualità.
La costanza e la qualità devono essere i fari per orientare tutto il lavoro a lungo termine, perché lo sapete, la SEO porta risultati lentamente ma quando li porta li mantiene come se fa un grosso volano che ha iniziato a ruotare.
A presto, ci vediamo a Rimini!

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