Finalmente è arrivato il Survey di Moz sui fattori di posizionamento locale (Local SEO), con un certo ritardo rispetto alla data prevista.
Questo documento racchiude i principali fattori che si ipotizza utilizzi Google per ordinare i risultati organici locali, quelli che scaturiscono da query con alta intenzione di ricerca locale (nell’esempio che ti farò la query utilizzata è : ”hotel rimini”).
Perché ti dico “si ipotizza che utilizzi Google”?
Perché sono opinioni di esperti, non si tratta di dichiarazioni ufficiali di Google.
Ma andiamo avanti.
Metodologia utilizzata da MOZ
Per stilare la classifica dei fattori determinanti il criterio di posizionamento delle SERP locali, MOZ ha utilizzato i dati aggregati di decine di esperti di local search.
I dati che ne sono scaturiti sono suddivisi:
- Risultati di Google Organic: si tratta dei risultati organici puri, quelli classici che si trovano sotto i risultati locali (ovviamente dipende dalla query; ma visto che stiamo parlando di query locali, i risultati organici puri sono tendenzialmente sotto quelli locali);
- Risultati di Google Local Search: sono il cuore di questo documento di MOZ e rappresentano i risultati locali organici, quelli che vengono fuori.
Un esempio di risultati organici locali (SERP locali)
Se cerco su Google “hotel Rimini”, ho la rappresentazione di quello di cui stiamo parlando:
In fucsia: in cima ci sono ovviamente i risultati a pagamento di Adwords.
In verde: dato che la query ha una valenza fortemente locale, è chiaro che immediatamente dopo al gruppo di annunci a pagamento vengono gli annunci di ricerca organici locali, le SERP locali. MOZ utilizza il termine “Local Pack” per identificare questo gruppo di risultati.
In giallo: infine, partono i risultati organici, relegati sempre più in basso e, francamente, difficilmente “cliccabili”.
I 10 Fattori di posizionamento SEO Local (definito “Local Pack” da MOZ)
Esattamente come ha fatto Matt Southern in SEJ, mi limito ad indicarti i primi 10 fattori dei 50 totali, perché altrimenti la lista sarebbe decisamente lunga e ci perderemmo nei suoi meandri.
Ecco la lista che decreta le 10 cose più rilevanti per posizionare un dominio a livello locale:
- Qualità ed autorità dei link in entrata nel dominio: i backlinks che riceve un dominio rimangono importantissimi anche a livello di SERP locali, oltre che a livello di SERP organiche tradizionali.
- Autorità del dominio (DA) del sito: idem con patate. Anche questo è uno storico fattore di posizionamento delle SERP organiche classiche (non locali), ma evidentemente ha una certa forza anche per i risultati locali.
- Diversità dei link in entrata: per gli esperti coinvolti da MOZ, la diversità tematica dei domini che linkano il sito posizionato ha un’importanza nel posizionamento locale. Non è decisamente così nelle SERP classiche, dove invece vince la tematicità dei link in entrata.
- Connessione del contenuto del dominio al Tema del prodotto o servizi venduti: è una traduzione un pò libera quella che ho fatto, ma in pratica sta a dire che il contenuto del sito che si vuole posizionare a livello locale deve essere connesso al tema per cui si vuole essere posizionati; più si parla di cibo, più ti posizionerai con le query che contengono “ristorante”; più parli di SEO e posizionamento nei motori di ricerca nel tuo sito, più ti posizionerai con le query locali “SEO + nome città”. E’ chiaro che come premessa devi creati una scheda di Google My Business, altrimenti rimarrai nell’anominato.
- Numero dei link in entrata: criterio prettamente quantitativo.
- Numero di link da domini che hanno rilevanza locale: questo dato è davvero interessante; in pratica viene premiato il fatto che si fa parte di un “network locale” (naturale, of course), cioè che anche altre attività della stessa località danno un attestato di stima al dominio linkato.
- % CTR nei risultati: un dato che ha già parecchia rilevanza per i risultati organici classici. Il CTR (Click Through Rate, cioè la percentuale di click in base al numero di impressioni) è sinonimo di “attrazione” per quel dominio, che quindi ne esce vincente.
- Rilevanza geografica del contenuto del dominio
- Nome del prodotto o servizio come anchor text dei link in entrata al dominio.
- Responsività del dominio: il sito è reattivo, cioè responsive. Beh, qui c’è davvero poco da spiegare.