Fine anno.
Tempo di bilanci.
E di report.
Oggi condivido con te dei dati partendo da una riflessione di Amin El Fadil – SEO che stimo molto – che ho letto qualche giorno fa sul gruppo dei ‘Fatti di SEO’ Facebook:
Pensateci: girano miliardi di euro di fatturato nelle SERP, come può definirsi SEO uno che non è capace di prenderne per sé una bella fetta ogni mese?
SEO = Fatturato ottenuto grazie a Google. Il resto sono chiacchere.
Condivido il concetto parola per parola.
Ok, partendo da questa riflessione, riprendo uno studio effettuato qualche mese fa da Compass; lo studio è un Benchmark sul Tasso di Conversione negli Ecommerce: lo studio è stato effettuato su ben 13 miliardi di dollari di conversioni online.
Compass ha suddiviso il tasso di conversione per origine della visita nei vari siti web.
Ecco i risultati:
Il tasso di conversione medio in generale è del 1,33%
Tieni bene a mente questa cifra quando vai a spulciare in Analytics il tasso di conversione di un ecommerce che segui o del tuo ecommerce.
Ecco invece i dati specifici, per ciascuna origine di visita.
Dato generale | Organic | Direct | Google Ads | Facebook Ads | Emails | |
CVR* medio nei siti ecommerce |
1.33% | 1.18% | 1.46% | 1.55% | 1.56% | 3.84% |
Altro dato che mi è saltato all’occhio è il clamoroso 3,84% che proviene dalle email: circa il triplo di altre origini di visite (ad esempio, le visite organiche).
Le DEM e le care vecchie newsletter tirano ancora alla grande!
Cosa può “inquinare” questi dati.
Il prezzo la fa ancora da padrone: Compass infatti sottolinea che i prodotti ad alto prezzo vendono difficilmente online: l’utente medio percorre la strada online in questi casi, ma spesso acquista offline.
Un altro dato che può inquinare i dati è il traffico diretto, per i motivi che ti ho già indicato in questo articolo.